Informazioni del territorio : Buone pratiche di conservazione degli oli essenziali - caratteristiche degli oli essenziali - Le acque aromatiche - Metodi di estrazione degli oli essenziali - Oli essenziali biologici - Oli essenziali e funzionalità astrologiche - Oli essenziali e note olfattive - Olio essenziale di eucalipto - olio essenziale di lavanda - olio essenziale di limone - olio essenziale di rosmarino - olio essenziale di salvia - olio essenziale di timo - Pratica operativa nella estrazione degli oli essenziali - Purificazione e rettifica degli oli essenziali - Rendimento nella estrazione degli oli essenziali - Utilizzo degli oli essenziali
Decantazione
La Purificazione inizia con la Decantazione. Dopo un tempo di Decantazione sufficientemente lungo, si forma un certo strato di acqua sul fondo del recipiente, che deve essere eliminato.
Prima Purificazione
Si fa poi scendere gradualmente la temperatura (anche a -15 -20 °C) per ottenere la solidificazione di cere e resine che possono essere eliminate per filtrazione con beuta da vuoto.
Ulteriore Purificazione
L'Olio così ottenuto, per essere usato, deve essere ulteriormente purificato eliminando i componenti inutili, irritanti e sgradevoli dal punto di vista organolettico. In esso, infatti, ci sono sostanze con caratteristiche che si ossidano facilmente facendo resinificare l'Olio Essenziale che, in questa condizione, le acquisisce.
Deterpenazione
Si procede poi con una distillazione frazionata denominata Deterpenazione che, ripetuta due (Birettificazione) o tre volte (Trirettificazione) elimina le componenti basso-bollenti (Testa) costituite dai monoterpeni, le alto-bollenti (coda) costituite dai sesquiterpeni ed i prodotti della resinificazione. In questo modo si ottengono prodotti più stabili e concentrati. Le Essenze deterpenizzate hanno un potere antisettico superiore a quello originario.
Rettificazione
Per la rettificazione si usano delle apparecchiature dette distillatori frazionati capaci di salvaguardare gli Oli Essenziali e, dotati di termometro nel punto di uscita dei vapori, per controllare l'andamento della distillazione e quindi poter cambiare il recipiente di raccolta al momento opportuno. Conoscendo i punti di ebollizione delle frazioni che si vogliono tenere e di quelle che si devono eliminare si può, controllando la temperatura del termometro, sostituire il recipiente di raccolta quando la temperatura segnala che sono in distillazione le singole frazioni. La distillazione frazionata può essere svolta volendo a pressione ridotta così da limitare le decomposizioni operate dalla elevata temperatura.
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